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PROCESSO DEL LAVORO – CONTROVERSIE IN MATERIA DI PREVIDENZA E ASSISTENZA – VERBALE ACCERTAMENTO – DISAPPLICAZIONE - INIDONEITÀ
Corte di Appello di Torino 5.8.2019 n. 579, (Pres. Rel. Milani – S.F. soc. coop. r.l. (Avv. Ardito, Di Lecce,Tita) - INPS ( Avv. Cataldi )
Il Giudice ordinario non può disapplicare un verbale ispettivo perché oggetto del giudizio non è l’impugnazione di un atto amministrativo bensì esclusivamente la fondatezza del merito della pretesa contributiva dell’INPS.
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PROCESSO DEL LAVORO – CONTROVERSIE IN MATERIA DI PREVIDENZA E ASSISTENZA - OPPOSIZIONE A CARTELLA ESATTORIALE - AGENZIA DELLE ENTRATE – LEGITTIMAZIONE PASSIVA - ESCLUSIONE
Tribunale Chieti 25.7.2018 n. 262, Giud. Prozzo, Matteo (Avv. Galluppi) c. Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense (contumace) e Agenzia delle Entrate Riscossione.
Nel giudizio di opposizione a cartella esattoriale la legittimazione passiva spetta unicamente all’ente creditore del tributo e non anche al concessionario della gestione del servizio riscossione.
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PROCESSO DEL LAVORO – CONTROVERSIE IN MATERIA DI PREVIDENZA E ASSISTENZA – INTRODUZIONE DELLA CAUSA - AVVISO DI ADDEBITO INPS - CONTESTAZIONE PER INDETERMINATEZZA DELL’AVVISO - OPPOSIZIONE AGLI ATTI ESECUTIVI – TERMINE DECADENZIALE DI VENTI GIORNI.
Tribunale di Bari 18.5.2017 n. 2700, Giud. Ariola, Novielli Costruzioni srl (Avv. Martielli) c. Inps (Avv. Mastrorilli).
L’opposizione sul merito della pretesa oggetto di riscossione e l’opposizione agli atti esecutivi sono soggette a termini diversi, rispettivamente 40 giorni di cui all’art.24 d.lgs. n.46/1999 e 20 giorni di cui all’art.617 cpc.
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PROCESSO DEL LAVORO – CONTROVERSIE IN MATERIA DI PREVIDENZA E ASSISTENZA SOCIALE – INTRODUZIONE DELLA CAUSA – TERMINE PER LA COSTITUZIONE IN GIUDIZIO – PERIODO FERIALE – COMPUTO.
Corte Appello Bologna 5.10.2017 n. 1024, Pres. Est. Brusati, Inps (Avv. Lamanna) c. Auser associazione volontariato di Bologna (Avv. Piccinini, Sacco).
La proroga del termine, che scada in giorno festivo o di sabato, al primo giorno seguente non festivo, prevista dall'art. 155, 4º e 5º comma, c.p.c., si applica non solo con riguardo ai termini «a decorrenza successiva», ma anche a quelli che si computano «a ritroso», con la particolarità che, rispetto al termine a scadenza successiva, la proroga in questione opera, in tal caso, in modo speculare (ovvero a ritroso, nel senso che l'atto deve essere compiuto in anticipo, nel primo giorno antecedente non festivo, rispetto alla scadenza naturale), in ragione della relativa modalità di calcolo.
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