Sentenze
Corte Appello Roma, Sez. Lavoro, 11.12.2019 n. 4324, Pres. Franchini, Est. Chiriaco, Cassa nazionale di previdenza ed assistenza forense (Avv. Bella) c. Sempronio
La presentazione di una dichiarazione dettagliata e documentata è requisito indispensabile perché la stessa venga presa in considerazione dall’agente della riscossione. Ne consegue che la dichiarazione presentata dal debitore ai sensi dei commi 537 dell’art.1 della l. n. 228 del 2012, priva degli indicati requisiti, non può ritenersi idonea ad avviare il procedimento amministrativo ivi previsto e quindi neppure a produrre, nel silenzio degli enti, gli effetti di cui al comma 540 (ossia il discarico dei ruoli)(1)
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Tribunale Chieti 25.7.2018 n. 262, Giud. Prozzo, Matteo (Avv. Galluppi) c. Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense (contumace) e Agenzia delle Entrate Riscossione.
L’avvocato che non percepisce alcun reddito professionale in Italia, e che esercita la sua attività professionale all’estero, non deve versare alla Cassa Forense alcuna contribuzione e non è obbligato ad iscriversi alla cassa medesima.
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Tribunale di Roma, decreto 5.3.2019 n. 3665, Giud. Bifano, Cassa Forense (Avv. Tinelli, Ridolfi) c. Agenzia delle Entrate.
La cancellazione automatica dei debiti contributivi inferiori o pari a mille euro affidati per la riscossione all’agente della riscossione, prevista dall’art.4 del d.l. n.119/2018, conv. in l.n.136/2018, non si applica ai crediti contributivi della previdenza forense.
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Tribunale Ascoli Piceno 15.5.2018 n. 171, Giud. Del Curto, Nardoni (Avv. D. e L. Carbone) c. Inps (Avv. Trovati).
I liberi professionisti che svolgono contemporaneamente attività di lavoro dipendente e attività libero professionale, sono obbligati ad iscriversi alla gestione separata inps per l’attività libero professionale, ed a versare alla stessa sui proventi derivanti dall’attività libero professionale la contribuzione, anche se versano sugli stessi proventi il contributo integrativo alla cassa di previdenza categoriale di appartenenza.
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